Siracusa, 23 ottobre
In piazza contro governo e borghesia mafiosa
di Michele Chillemi (*)
Il 23 ottobre a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, precari, disoccupati e altre vittime dell'oppressione capitalistica, scenderanno in piazza per far sentire alto il loro grido di disprezzo verso questo sistema sociale.
La Sicilia, terra offesa e umiliata da secoli di sprechi da
parte dei politici borghesi e oppressa dalla mafia paga come non mai la crisi
economica che dilaga nel mondo.
La risposta alla crisi certo
non puo' essere la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, ennessimo
regalo alla borghesia predatoria e impresa faraonica che oltre a distruggere
l'ambiente; oltre a non offrire nulla alle masse popolari, visto che la
gestione sarà affidata a imprese private; non servirà neppure per migliorare i
disastrati trasporti ferroviari e non verrà utilizzata per trasportare le merci
di qualità prodotte in Sicilia perché dal punto di vista del mercato ciò non
darebbe profitti.
Si torna in piazza, dunque.
Ma senza farsi illusioni sui burocrati sindacali (della Cgil in primis) che
hanno fatto carriere personali sulla pelle dei lavoratori, svendendo la
professionalità dei lavoratori, mettendone a rischio la vita stessa. Nessuna
fiducia nelle burocrazie sindacali che a Siracusa hanno accettato il
rigassificatore mentre chiudevano gli occhi davanti agli scempi compiuti nel
triangolo industriale e della morte Priolo-Melilli-Augusta.
No, ciò di cui c'è bisogno è
che i lavoratori prendano coscienza del loro ruolo fondamentale e si
organizzino in proprie strutture di lotta: serve un sindacato classista, serve
un partito di classe, comunista e rivoluzionario.
(*) Pdac - Sezione di Siracusa