Seconda vittoria
dei lavoratori OM Carrelli (Bari)
Adesso bisogna
prendersi la fabbrica!
guarda i video della lotta all'Om
Carrelli
https://www.youtube.com/watch?v=yGxQA4e2t9E&feature=player_embedded
Pdac Puglia
Qualche giorno fa la Kyon ha tentato il
secondo blitz mandando due camion per portarsi via una parte dei
carrelli stivati nei magazzini. In maniera furbesca, la Kyon ha tentato di
recuperare un pezzo di valore di 10 milioni di euro, tra carrelli e macchinari,
per completare l'opera di delocalizzazione dell'azienda. Questa volta, rispetto
alla prima di maggio, i camion sono passati da un'entrata secondaria non
controllata dal presidio permanente attivato appunto per impedire che l'azienda
si prenda i macchinari. Ma la lotta organizzata ha impedito che ciò avvenisse.
Infatti, alcuni operai del presidio si sono accorti dell'entrata dei due camion
e con un tam tam hanno fatto accorrere quasi una settantina di lavoratori
che hanno bloccato l'uscita dei camion pieni di macchine dall'azienda. Si sono
vissuti momenti di tensione per la rabbia operaia e per la presenza in forze di
blindati di polizia e carabinieri. Dopo la forte opposizione dei lavoratori, il
presidio ha imposto che i camion fossero svuotati, che le macchine fossero
riposte nei magazzini e che i camion uscissero totalmente vuoti. La Kyon è
stata sconfitta per la seconda volta in meno di due mesi.
Questa è una seria
lezione per tutti coloro che credono di sfruttare lavoratori e risorse
pubbliche per poi delocalizzare. Un lezione che vale anche per le altre
fabbriche in crisi, da Bridgestone a Natuzzi, dove padroni senza scrupoli stanno
licenziando migliaia di lavoratori, mettendoli sul lastrico assieme alle loro
famiglie.
Alternativa comunista è da sempre al
fianco dei lavoratori Om e delle altre fabbriche in crisi pugliesi, partecipando
attivamente al presidio e alle lotte di questi mesi. Infatti, riteniamo che se
il padronato vuole andar via noi l'accompagneremo all'aeroporto a calci nel
sedere, però le fabbriche e i macchinari devono rimanere qui ed essere gestiti
direttamente dai lavoratori. Questo vale per l'Om come per tutte le altre
aziende in crisi, da Natuzzi a Bridgestone. Da qui riparte la lotta di tutti i
lavoratori a cui vogliono togliere il futuro e con cui lotteremo per
vincere.