Contro lo squadrismo sionista della Brigata ebraica
Nota del Pdac Roma
Se mai ce ne fosse ancora bisogno, durante la passata commemorazione del 25 aprile - giornata di lotta contro il fascismo e in ricordo della sua liberazione per mano dell’eroica Resistenza partigiana – i sionisti e la Brigata ebraica hanno mostrato il loro volto criminale a sostegno del genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato fantoccio di Israele.
Ci riferiamo ai fatti occorsi a Roma in piazzale Ostiense (Piramide) la mattina del 25 aprile, dove è avvenuto un vero e proprio attacco in stile fascista da parte della Brigata ebraica (sionista) che, arrivando «marciando» al monumento dei partigiani caduti nella lotta contro il nazifascismo, ha caricato al grido di «Israel Israel» il presidio antifascista, antisionista e pro Palestina presente in piazza, ferendo due compagne con il lancio di bombe carta, sassi e prodotti alimentari in scatola, alludendo alla fame a cui è costretto il popolo palestinese nella Striscia di Gaza dopo sei mesi di bombardamenti e operazioni militari di Israele. Inoltre hanno ripetutamente rivolto minacce di stupro contro compagne e giornaliste, il tutto sotto gli occhi «disattenti» delle forze dell’ordine e il totale immobilismo del servizio d’ordine dell’Anpi presente in piazza.
Cos’è la Brigata ebraica (sionista)
Ricordiamo che la Brigata ebraica fu un corpo militare indipendente dell’esercito britannico durante il mandato inglese, periodo in cui la Gran Bretagna prese il controllo della Palestina a seguito della vittoria della Prima guerra mondiale da parte delle Forze alleate. La Brigata aveva una propria bandiera ed era composta da circa cinquemila ebrei presenti nei territori palestinesi occupati dalla Corona britannica e fu riconosciuta formalmente da Churchill nell’agosto del 1944.
In Italia partecipò alle ultime fasi della Seconda guerra mondiale nelle zone dell’Appennino tosco-romagnolo, inquadrata nel X Corpo dell’VIII Armata Britannica. Oggi appare come un'associazione senza scopo di lucro con sede a Milano, che cura la memoria dell’opera e degli ideali di quella Brigata storica. Nel 2018 fu premiata con medaglia al valore militare dal presidente della Repubblica Mattarella.
Ma ricordiamo brevemente quali furono e quali continuano a essere le opere e gli ideali di questa organizzazione sionista: fu impegnata in prima linea nell’immigrazione indotta di ebrei verso la Palestina - dai vari Paesi europei - come parte integrante del progetto coloniale del sionismo: si stima che il contributo della Brigata ebraica a questa migrazione abbia interessato tra le 15 mila e le 22 mila persone.
Parallelamente a questa attività, fu impegnata nell’inviare armi all’Haganah (1), organizzazione terroristica paramilitare sionista operante in Palestina durante il mandato britannico, che fu poi integrata nelle forze armate dello Stato fantoccio d’Israele. Inoltre molti dei suoi soldati con esperienza militare furono impegnati nella guerra arabo-israelina del 1948, combattuta contro gli Stati arabi che avevano espresso solidarietà alla causa palestinese, conflitto che diede il via alla Nakba, quella che per i palestinesi rappresenta la catastrofe e l’inizio della pulizia etnica.
Oggi la Brigata ebraica è parte integrante della comunità ebraica romana con esponenti di spicco della comunità stessa che hanno difeso e rivendicato le gesta violente della Brigata il 25 aprile a Ostiense. Pacifici, ex presidente della Comunità ebraica romana, ha dichiarato: «Noi, ieri in piazza anche con gli ultrà: siam pronti a difenderci nelle università» (3), mentre l’attuale presidente Fadlun ha tentato di stravolgere la verità dei fatti accaduti attraverso il vittimismo delle sue dichiarazioni: «Sono frasi che hanno un'eco terribile per le nostre famiglie. I pro Palestina in realtà sono solo anti-Israele e anti-ebraici» (4). Infine, ricordiamo che circa un anno fa è stato ospite della Comunità ebraica romana proprio Netanyahu, oggi simbolo del genicidio in corso in Palestina.
Le responsabilità di Pd, Cgil e Anpi
In questo quadro appare sempre più evidente la responsabilità della sedicente «sinistra» istituzionale e delle sue derivazioni formate da Pd-burocrazia Cgil-Anpi, che proprio nelle piazze del 25 aprile, oltre a permettere la partecipazione a organizzazioni sioniste dichiaratamente a sostegno del genocidio in corso in Palestina, lasciano loro campo libero nello svolgere impunemente attacchi di squadristi proprio nel giorno della liberazione dal fascismo: è stato proprio uno spettacolo indecoroso. Una vergogna indelebile che oltraggia ulteriormente la memoria di quei partigiani che combatterono non solo per liberarci da Mussolini, ma anche dalla borghesia italiana sostenitrice del suo regime, resistenza ieri tradita prima dal collaborazionismo di classe, poi dal collaborazionismo filo-sionista.
Il 25 aprile abbiamo visto decine di migliaia di persone, soprattutto giovani e donne, manifestare nelle varie città italiane per lottare contro ogni rigurgito neofascista e il genocidio in corso in Palestina e senza dubbio ci stanno indicando la strada da percorrere. Ma non basta: è sempre più urgente organizzare l’autodifesa di classe delle lotte, degli scioperi e delle mobilitazioni e contro gli attacchi razzisti, fascisti, sionisti e polizieschi. Dobbiamo porci come obiettivo la costruzione di un ampio fronte di lotta sociale e sindacale, nella consapevolezza che solo cacciando tutti i governi borghesi e costruendo un governo operaio e socialista potremo davvero farla finita con questo sistema barbaro, il capitalismo, che, in nome del profitto, alimenta la repressione e le guerre e sta creando le condizioni perché la barbarie fascista possa ripresentarsi sotto nuove forme in Palestina, in Italia e in altri Paesi del mondo.
Note
1.https://www.jpost.com/Local-Israel/Tel-Aviv-And-Center/We-proved-to-the-world-that-we-can-fight#google_vignette
2.https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/04/27/riccardo-pacifici-noi-ieri-in-piazza-anche-con-gli-ultra-siam-pronti-a-difenderci-negli-atenei/7528045/
3.https://www.ilfoglio.it/cronaca/2024/04/25/news/fadlun-comunita-ebraica-di-roma-contro-di-noi-nelle-piazze-un-odio-criminale-e-omicida--6490113/