IL SENEGAL BRUCIA
Il Senegal
sta bruciando: rivolte delle comunità rurali, rivolte dei giovani senegalesi
senza lavoro, opposizione popolare alla candidatura di Abdoulaye Wade.
Quanto sta
succedendo in Senegal, dove decine di giovani sono stati uccisi nelle rivolte
di queste settimane, dimostra in modo inequivocabile la necessità della
costruzione di un partito che possa offrire una reale alternativa sia al
governo di Abdoulaye Wade sia alla confusa proposta rappresentata dal Movimento
M23 che ha fallito nel suo progetto di opposizione a causa dell'accozzaglia di
diversi partiti e organizzazioni al suo interno e causa dell' assenza di un
chiaro programma di classe, l'unico che potrebbe offrire al popolo sengalese un
reale cambiamento. Un cambiamento che nemmeno la candidatura del cantante
Youssou N'Dour può rappresentare.
E' per questo
che il Pdac e la Lit (Lega Internazionale dei Lavoratori) invita la classe
operaia e il popolo senegale a boicottare, in ogni caso, le elezioni previste
per il 26 febbraio e si appella alle avanguardie in lotta ad impegnarsi fin da
subito per la costruzione in Senegal di un partito rivoluzionario che basi la
sua azione politica non solo sull'opposizione a questo o quel candidato, ma su
un programma di classe, contro ogni collaborazione con la borghesia
(respingendo quindi le alleanze attuate dal M23), per arrivare ad un governo
dei lavoratori per i lavoratori.
La Lit è a
disposizione della classe lavoratrice e delle masse popolari senegalesi per la
costruzione, anche in Senegal, del partito e del programma di classe che possa
offrire la fine delle inutili sofferenze e una risposta completa alle giuste
aspettative di cambiamento dei giovani e della classe lavoratrice senegalese.