No alle provocazioni del governo: intensifichiamo la lotta!
Nota del Dipartimento sindacale del Pdac
Ancora una volta il governo, per mano del Ministro dei trasporti Salvini, ha precettato i lavoratori del trasporto urbano e aereo limitando, con una riduzione da 8 a 4 ore, il loro diritto allo sciopero.
Si tratta dell’ennesima provocazione di un governo e un ministro che, per mascherare il fallimento della loro politica economica (licenziamenti a catena, recessione economica sempre più probabile), usano il pugno di ferro per cercare di frenare il malcontento sociale che sta via via crescendo.
Questo attacco ai più elementari diritti dei lavoratori non solo non ci spaventa, ma alimenterà la rabbia sociale dando nuova linfa alla lotta di classe. Lo squallido e maldestro tentativo del governo Meloni di giustificare questo gravissimo atto repressivo, contrapponendo l’utenza ai lavoratori dei trasporti, è un gioco vecchio quanto storicamente sbugiardato: i lavoratori pendolari sanno bene che le condizioni pietose dei trasporti sono causate da tagli ed esternalizzazioni ad opera delle amministrazioni locali e nazionali e delle aziende concessionarie, e non dallo sciopero dei lavoratori. Sciopero che, anzi, ha lo scopo, tra l’altro, di denunciare questa situazione drammatica.
Facciamo appello a tutte le organizzazioni sindacali a radicalizzare la lotta, intensificando le proclamazioni di sciopero categoriali e generali, organizzando lotte e scioperi in modo unitario, così da essere più efficaci e invertire i rapporti di forza a favore della classe lavoratrice: solo così potremo difenderci dalla repressione che questo governo, come altri governi borghesi, utilizza per colpire i lavoratori in lotta.
È per mezzo delle lotte del nascente movimento operaio nel XIX secolo che il diritto di sciopero è stato conquistato, e con le lotte deve essere difeso.
No alla precettazione!
Mobilitazione generale continuata fino alla cacciata del governo Meloni!
La crisi la paghino i padroni!