La manifestazione antirazzista del 4 ottobre
a Roma
UNA RIUSCITA GIORNATA DI
LOTTA
Nonostante il boicottaggio della sinistra governista (e
centrista)
E ORA TUTTI A ROMA PER LO SCIOPERO DEL 17
OTTOBRE
a cura della redazione
web
La manifestazione antirazzista del 4 ottobre
a Roma, promossa da un vasto arco di forze (Socialismo Rivoluzionario, Utopia Rossa, Partito
Umanista, Comitato 3 febbraio, Utopia Socialista, Unicobas), a cui come
Pdac abbiamo aderito e partecipato in forze, ha avuto una ottima riuscita.
Migliaia di lavoratori e giovani, nativi e immigrati, hanno sfilato per ore
sotto la pioggia, in un corteo vivace e combattivo come non se ne vedevano da
tempo.
Il risultato è tanto più importante se si
pensa che la manifestazione è stata realizzata con il boicottaggio strisciante
della sinistra governista e centrista.
Nelle settimane precedenti, tanto il
manifesto come Liberazione hanno dedicato uno spazio irrisorio
a una manifestazione a cui, peraltro, lo stesso Prc aveva formalmente aderito. A
pochi giorni da una manifestazione organizzata da mesi, Rifondazione, Cgil,
Sinistra Critica hanno poi pensato bene di indire -per lo stesso giorno-
un'altra manifestazione antirazzista a Caserta, di segno ben differente, sotto
il patrocinio delle "autorità" e con un corteo aperto dal sindaco del Pd e dal
vescovo.
Nonostante ciò, secondo tutte le agenzie e tutti i giornali, la
manifestazione di lotta di Roma è risultata di dimensioni perlomeno doppie
rispetto all'altra. Chiaramente non si tratta di fare la gara tra manifestazioni
ma di far sapere che Caserta è stata organizzata volutamente in contrapposizione
a Roma.
Il manifesto è riuscito, con un
capolavoro di disinformazione giornalistica, a rovesciare i fatti, dedicando una
pagina a Caserta e un articoletto a fondo pagina al corteo romano. Arrivando
persino a elencare come "unici partiti presenti" a Roma tre sigle che,
complessivamente, sommati, hanno portato in piazza una ventina di persone: Prc,
Pdci, Pcl (abbiamo potuto contarli perché spiccavano subito dietro lo spezzone
molto partecipato del Pdac), anche se i rispettivi leader marciavano come
sempre a fianco dei taccuini dei giornalisti.
Si tratta ora di andare avanti, sviluppando
la mobilitazione antirazzista, costruendo localmente strutture di lotta a
partire dalle forze che hanno promosso e partecipato al 4 ottobre. Per
contrastare la deriva razzista e le aggressioni quotidiane agli immigrati che
sono il frutto dei provvedimenti varati prima da Prodi (col sostegno di Ferrero)
e ora rilanciati da Berlusconi (impronte per i Rom, aumento delle espulsioni,
aggravante di clandestinità nei reati, nuovi Cpt con altro nome, misure contro
l'affitto di case agli immigrati).
Come Alternativa Comunista continueremo a
impiegare tutte le nostre risorse per l'unificazione della lotta su basi di
classe tra lavoratori e giovani proletari, nativi e immigrati. Legando
strettamente questa lotta all'opposizione alle giunte razziste di Pd e Pdl e al
governo razzista, nella prospettiva di un grande sciopero generale unitario per
la cacciata di Berlusconi. Il prossimo appuntamento importante di lotta è ora lo
sciopero indetto dal sindacalismo di base con la manifestazione nazionale a Roma
il 17 ottobre.